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Domenica 18 gennaio 2015 dalle ore 15.00 sul  SAGRATO della CHIESA tradizionale benedizione degli animali

Sant’ Antonio Abate, detto anche Sant’Antonio il Grande, sant’Antonio d’Egitto, sant’Antonio del Fuoco, sant’Antonio del Deserto, sant’Antonio l’Anacoreta (Qumans, 251 circa – deserto della Tebaide, 17 gennaio 357), fu un eremita egiziano, considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati.
Festeggiato un po’ ovunque sul territorio italiano, da Nord a Sud, alla sua devozione popolare sono associate le benedizioni agli animali domestici, i falò che si accendono e da cui la festa prende il nome popolare di “Falò di S. Antonio”. Il fuoco, infatti  costituisce uno degli attributi iconografici legati alla figura di S. Antonio, al punto che ad alcune patologie caratterizzate da esantemi cutanei viene dato ancora oggi il nome “Fuoco di S. Antonio”, nonche’ manifestazioni folkloristiche di ogni genere.

Il santo è venerato soprattutto come protettore degli animali, perciò la sua immagine, riprodotta in stampe popolari, si trova in tutte le stalle, e il fulcro della sua festa è costituito dalla benedizione degli animali domestici, tipica cerimonia ben conservata fino ad oggi in tutta l'Italia, soprattutto in zone rurali.
Gli animali domestici e anche scimmie e pappagalli, vengono portati in chiesa per farli benedire dal sacerdote.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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